Chiesa di Maria SS. delle Grazie
La chiesa di Maria SS. delle Grazie sull’isola si Marettimo venne benedetta e aperta ai fedeli il 7 Dicembre 1887. Prima di allora il conforto spirituale veniva assicurato da un regio cappellano a cui era affidata una piccola cappella dentro le mura del Castello di Punta Troia. Un’altra ipotesi è che la chiesetta fosse ubicata alle falde del castello stesso sotto il titolo di Sant’Anna e abbandonata questa a causa delle incursioni da parte dei pirati, all’interno del castello sorse una cappella dedicata a Maria Santissima delle Grazie dove si svolgevano i riti religiosi. All’inizio dell’Ottocento, con la configurazione del primo villaggio, a Marettimo venne assegnato un secondo sacerdote.
Quando nel 1844 l’isola cessò di essere piazza d’armi, il castello venne chiuso e con esso venne meno la giurisdizione parrocchiale dei regi cappellani. Solo nel 1870 la Regia Corte affittò un magazzino che veniva adattato ad uso di chiesa titolata dai sacerdoti ericini destinati a Marettimo dalla diocesi di Trapani alla Madonna di Custonaci patrona della loro città d’origine. La tela di raffinata fattura raffigurante la Madonna di Custonaci, firmata Pietro Croce Ericino e datata 1851, è al centro dell’altare dell’attuale chiesa. Anni dopo il Governo acquistò il magazzino e, arrivato a Marettimo Padre Antonino Mulè da Burgio questi cominciò i lavori di trasformazione del magazzino in vera chiesa. Grazie anche alle elemosine dei pescatori i lavori furono conclusi nel 1887.
Il culto della Madonna di Custonaci è stato, fin dalla fine del XVI secolo, uno dei più popolari e sentiti di tutto il territorio ericino. Si racconta che una nave francese recante un dipinto della Madonna avesse miracolosamente trovato scampo da una tempesta presso Cala Buguto, a Cornino. Tale evento, insperato e divino, avrebbe spinto i marinai ad innalzare qui un luogo di culto in onore di quella che da allora fu chiamata Madonna di Custonaci. Ogni anno, da più di quattrocento anni, si celebra festa in onore della Madonna patrona di Custonaci, Erice e Valderice.
Anche a Marettimo s’instaura, forte e viva, la devozione alla Madonna di Custonaci. Era il 17 luglio 1852 quando una copia della riverita effigie fu trasportata a Marettimo, ritratta dall’artista ericino Pietro Croce il 6 settembre 1851 . La devozione a N.S. di Custonaci s’instaura sull’isola per merito del Sacerdote ericino Giuseppe Criscenti, Cappellano dell’isola, con il fratello Sacerdote Francesco, canonico della Cattedrale di Trapani. Il quadro, situato dentro una “vara”, opera del maestro Salvatore Loretta, fu portato a Marettimo da dieci preti ericini, due canonici e due religiosi agostiniani di Trapani. A spalla la “vara” fu trasferita nella chiesa locale, allora ancora un ampio magazzino, ed il quadro posto nel proprio altare.