Sito 11 - Scoglio Corrente

Lo Scoglio Corrente offre la possibilità di effettuare percorsi in immersione per apprezzare paesaggi diversi, quali valli sottomarine tra gli affioramenti di calcari dolomitici del Triassico superiore (circa 200 milioni di anni fa), pareti ricche di vita, anfratti e tane. La parte sommitale è adatta anche per lo snorkeling. Il percorso in immersione inizia a 5 m di profondità da dove, fino a circa 12 m, si percorre una breve ma variopinta valle le cui pareti rocciose sono coperte dalla madrepora coloniale arancione (Astroides calycularis), da spugne gialle (Agelas oroides, Clathrina clathrus), tra cui sporgono alberelli rossi del falso corallo (Myriapora truncata). Sulla spugna Petrosia ficiformis si possono notare esemplari del nudibranco noto come ‘vacchetta di mare’ (Discodoris atromaculata ). In acqua libera si possono incontrare esemplari di barracuda (Sphyraena viridensis), ricciola (Seriola dumerili) e dentice (Dentex dentex). Le rocce ai piedi della valle sommersa mostrano una ricca copertura algale nelle porzioni illuminate, mentre i lati più ombreggiati offrono substrato ai ricci (Arbacia lixula, Paracentrotus lividus), a spugne incrostanti (Crambe crambe, Phorbas tenacior) e ai bellissimi tunicati Aplidium elegans e A. proliferum. Mantenendo la parete a sinistra, si possono osservare la gorgonia gialla (Eunicella cavolinii), grossi ventagli della gorgonia rossa (Paramuricea clavata) ed un ricco strato bentonico sottostante. All’interno degli anfratti si riconoscono la madrepora gialla (Leptopsammia pruvoti), numerose specie di spugne massive e incrostanti, e le colonie di briozoi arancioni (Smittina cervicornis, Pentapora fascialis, Turbicellepora avicularis). Abbondanti sono anche i re di triglie (Apogon imberbis) e le castagnole rosse (Anthias anthias). Sul fondo, a circa 30 m, sulle rocce si rinvengono la gorgonia bianca (E. singularis) sui cui rami è possibile trovare l’alcionario Parerythropodium coralloides. Le alghe spesso nascondono il riccio dagli aculei neri (Centrostephanus longispinus).

 

Legenda:

RES Edizioni, Sarzana (SP)