Sito 3/4 - Secca del Toro

La secca offre due diverse zone di immersione:

Sito 1: Il Canyon

Il lato sud-ovest della Secca del Toro offre l’opportunità di percorrere un “canyon” formato da due spettacolari pareti rocciose verticali distanti tra loro circa 3-4 m, e di apprezzare una rilevante diversità di specie, habitat e paesaggi. La sommità della secca, a circa 8 m, e il substrato digradante fino a circa 17 m, sono ricoperti da ricchi popolamenti algali (Dictyotales spp., Asparagopsis armata, Padina pavonica) e da ampie aree colonizzate da Posidonia oceanica con un ricco corteggio di flora e fauna associata. La fauna ittica è rappresentata da donzelle (Coris julis) nelle livree maschili e femminili, la murena (Muraena helena), la perchia (Serranus cabrilla), il tordo codanera (Symphodus melanocercus) e il tordo pavone (S. tinca). Si possono osservare con un po’ di fortuna anche le aquile di mare (Myliobatis aquila). Entrambe le pareti del “canyon” sono arricchite da ampi ventagli della gorgonia rossa (Paramuricea clavata) e gialla (Eunicella cavolinii). Colpisce il cromatismo dello strato incrostante, con i tunicati arancioni (Aplidium elegans, A. proliferum, A. conicum), alghe rosa incrostanti, spugne gialle (Agelas oroides, Axinella damicornis), rosa (Haliclona mediterranea) e azzurre (Phorbas tenacior). Nelle fenditure rocciose si trovano l’aragosta (Palinurus elephas), il riccio con lunghi aculei Centrostephanus longispinus, la stella serpente (Ophidiaster ophidianus), la stella Hacelia attenuata e molti invertebrati che tappezzano il substrato. Il percorso in direzione sud-est continua in una stretta fenditura che riporta nella parte rivolta verso il mare aperto, a sud, dove le pareti rocciose sono ricche di gorgonie rosse e gialle tra cui nuotano re di triglie (Apogon imberbis) e castagnole rosse (Anthias anthias). Le pareti del “canyon” emergono da un fondale sabbioso, a circa 33 m, di natura biodetritica.

 

Sito 2: La Parete

La sommità di questa bellissima secca è posta a 7 m, da dove, fino a circa 17 m di profondità, si alternano habitat coloratissimi, soprattutto all’interno delle fenditure rocciose, e porzioni pianeggianti del substrato con popolamenti di alghe rosse, verdi e brune, aree con Posidonia oceanica, gorgonie bianche, macchie della spugna nocciolina ed esemplari dell’attinia Anemonia sulcata. All’interno delle fenditure rocciose il madreporario arancione Astroides calycularis tappezza la roccia insieme a spugne incrostanti e stelle arancio. I pesci più comuni sono la donzella pavonina, il sarago fasciato e l’occhiata. Oltre i 18 m, sul lato nord della secca, spettacolari pareti verticali e strapiombanti presentano una notevole ricchezza di forme e colori. I grossi ventagli di circa un metro di altezza della gorgonia rossa presentano anche colonie nella varietà cromatica gialla. Le gorgonie, che comprendono anche la gorgonia gialla, sono colonizzate da una ricca fauna tra cui spiccano i fragili ammassi bianchi dei tubi del serpulide Filograna implexa e le colonie trasparenti del tunicato Clavelina lepadiformis. È degna di nota la presenza del falso corallo nero a circa 28 m sulla parete rocciosa. Particolarmente ricche in specie bentoniche sono le fenditure e gli anfratti, le cui volte sono tappezzate dalla madrepora gialla Leptopsammia pruvoti, da macchie colorate di spugne e colonie del falso corallo. Alla base delle fenditure spiccano spugne gialle e grappoli del tunicato arancione Aplidium proliferum. All’interno delle spaccature si possono trovare l’aragosta, la mostella e la murena. La parete rocciosa termina a 32 m su un fondo biodetritico sul quale poggiano massi coperti da alghe corallinacee e dall’alga Caulerpa racemosa. Spiccano sui massi la gorgonia bianca e grossi esemplari della spugna candelabro.

 

Legenda: