Sito 7 - Punta Bassana

La varietà di specie bentoniche e di paesaggi sommersi rendono questa parete particolarmente interessante e apprezzabile. La discesa inizia a ridosso del lato Nord di Punta Bassana lungo una parete rocciosa carbonatica ricca di popolamenti algali, che intorno a 6 m di profondità si alternano al posidonieto e a prati di Caulerpa racemosa, tra cui pascolano i ricci (Sphaerechinus granularis, Arbacia lixula). Un pinnacolo roccioso tappezzato dalle colonie del madreporario Astroides calycularis delimita un passaggio, a circa 12 m, oltre il quale si scende lungo la parete Nord, verticale e ricca di gorgonie rosse (Paramuricea clavata) di dimensioni crescenti in profondità. Numerose specie bentoniche arricchiscono lo strato sottostante le gorgonie, quali l’ascidia Halocynthia papillosa, stelle (Ophidiaster ophidianus, Hacelia attenuata), le spugne (Hexadella racovitzai, Chondrosia reniformis, Phorbas tenacior) e le colonie dei briozoi Smittina cervicornis, Turbicellepora avicularis, Pentapora fascialis. Queste ultime due specie possono essere presenti anche sui rami delle gorgonie. Sotto i 25 m, numerose altre specie conferiscono colore al substrato. Aggirando la Punta, si percorre a circa 35 m un canale di sabbia biodetritica delimitato verso il largo da una grande formazione rocciosa. Colonie di P. clavata e di Alcyonium acaule colorano i massi. Comuni sono i re di triglie (Apogon imberbis), come pure l’avvistamento di qualche bell’esemplare di dentice (Dentex dentex). Risalendo la parete si incontrano abbondanti le gorgonie Eunicella cavolinii ed Eunicella singularis. Alcuni rami delle gorgonie possono essere colonizzate dallo cnidario parassita Parerythropodium coralloides. Risalendo, a circa 15 m, sotto la volta di un lungo anfratto che sale fino a circa 6 m, si ritrova abbondante A. calycularis come pure le spugne H. racovitzai, Agelas oroides e Clathrina coriacea. Comuni anche alcune specie ittiche, tra cui la cernia Epinephelus marginatus, il sarago Diplodus sargus, A. imberbis e Chromis chromis. A pochi metri dalla superficie poi si possono osservare, nel tappeto algale, cuscini del madreporario Cladocora caespitosa e la presenza del vermocane (Hermodice carunculata).

 

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