Sito 8/9 - Galeotta

Lo scoglio offre percorsi idonei a tutti i livelli sia in snorkeling sia in immersione con due diverse zone:

Sito 1: Franata

Fin dai primi metri, tra le fronde di Posidonia oceanica e delle numerose specie di alghe (Dictyotales spp., Caulerpa racemosa, Stypocaulon scoparium) che ricoprono la roccia, si possono osservare la stella Echinaster sepositus, l’alga palloncino Colpomenia sinuosa, la spugna Chondrilla nucula, l’attinia Anemonia sulcata e il polpo (Octopus vulgaris), mentre rivolgendo lo sguardo presso la superficie si può vedere il barracuda (Spyraena viridensis) e il dentice (Dentex dentex). Nuotando verso nord, a 8 m colpisce l’attenzione una roccia scolpita dall’azione marina a forma di fungo che ospita, nelle porzioni in ombra, macchie arancioni della madrepora coloniale Astroides calycularis, incrostazioni della spugna azzurra Phorbas tenacior e colonie ramificate del briozoo rosso Myriapora truncata. La gorgonia Eunicella singularis e prati di P. oceanica caratterizzano lo strato eretto, mentre sul substrato si distingue la stella serpente (Ophidiaster ophidianus), il riccio Sphaerechinus granularis e la murena (Muraena helena). Tra 15 e 20 m di profondità, il substrato diventa più inclinato e fessurato, ed ospita un grosso esemplare di spugna ‘orecchio d’elefante’ (Spongia agaricina). Nelle zone più in ombra ritroviamo l’ascidia Halocynthia papillosa, la spugna reticolata Clathrina clathrus e la madrepora Leptopsammia pruvoti. Negli anfratti si rifugiano l’astice (Homarus gammarus), l’aragosta (Palinurus elephas) e la magnosa (Scyllarides latus).A 20 m la parete verticale ospita la gorgonia gialla (Eunicella cavolinii) e molte spugne (Agelas oroides, Hexadella racovitzai, Chondrosia reniformis, Axinella damicornis). Sul fondo biodetritico, a circa 30 m, poggiano massi di frana con la gorgonia bianca (E. singularis), le alghe Flabellia petiolata e Caulerpa racemosa, l’echiuride Bonellia viridis, mentre tra i pesci si riconoscono il sarago maggiore (Diplodus sargus) e il sarago fasciato (Diplodus vulgaris).

 

Sito 2: Parete

Il fondale roccioso a debole inclinazione ricoperto da ricchi popolamenti algali e da isole di Posidonia oceanica, diventa più ripido scendendo lungo la parete esposta ad est. Una gran varietà di specie di tordi popola questi ambienti: il codanera (Symphodus melanocercus), il pavone (S. tinca), il musolungo (S. rostratus), il verde (S. roissali). Sulle rocce contrastano i colori del peperoncino rosso (Tripterygion tripteronotus), giallo (T. delaisi) e il minore (T. melanurus). Tra 12 e 30 m, si possono ammirare i ventagli della gorgonia bianca (Eunicella singularis) e gialla (Eunicella cavolinii) e di quella rossa (Paramuricea clavata ), alla base dei quali è presente una ricca varietà di specie bentoniche: la madrepora gialla Leptopsammia pruvoti, l’ascidia rosa (Didemnum sp.), arancione (Aplidium elegans) e rossa (Halocynthia papillosa) e molte spugne di vari colori. Nelle profonde spaccature si trova l’aragosta (Palinurus elephas), lo scorfano rosso (Scorpaena scrofa), la spugna Petrosia ficiformis, di cui si nutre la vacchetta di mare (Discodoris atromaculata), il falso corallo (Myriapora truncata), le trine del briozoo Reteporella grimaldii, il riccio nero Centrostephanus longispinus e l’alcionaceo rosso con i polipi bianchi Alcyonium acaule. Sul fondale sabbioso così come sui massi circostanti, si distinguono i candelabri gialli della spugna Axinella polypoides, ciuffi di P. oceanica, colonie della gorgonia bianca (E.singularis) e di quella gialla (E.cavolinii), colonie di Parerythropodium coralloides, grossi esemplari di Codium bursa e molte altre alghe incrostanti e frondose.

 

Legenda: